gita a gradoBreve storia del VESPA CLUB  TRIESTE e Gatti Randagi

Gli anni che videro in tutta Italia il sorgere dei primi Vespa Club furono travagliati e ricchi d’avvenimenti fondamentali per tutta la penisola.La storia inizia in una Trieste reduce da un secondo dopoguerra dei più travagliati e temporaneamente amministrata, o pere meglio dire “ garantita” da un Governo Militare Alleato. Nel settembre del 1947 alcuni vespisti triestini decidono di organizzare la prima gita turistica alla vicina località lagunare di Grado, con tanto di scorta della polizia militare.

E’ in questo contesto, che nasce nel 1948 il Vespa Club Trieste, con la guida del presidente Ovidio Opiglia ed il vicepresidente Ferruccio Miletta. Questo è anche l’anno in cui numerosi vespisti triestini prendono parte all’ormai celebre “sciame d’argento” di Milano.

Il 23 ottobre 1949 nasce a Viareggio il Vespa Club d’Italia, tra i vari delegati presenti, il triestino Ferruccio Miletta che ricoprirà nei biennio 1950-52 e 1953-54 la carica di consigliere nazionale.

Anche la componente femminile del Vespa Club Trieste si mette in luce: nel 1949 e nel 1950 le vespiste triestine si classificano per due anni consecutivamente al primo posto nel raduno femminile di Stresa.

Il 1950 porta ulteriori soddisfazioni ai centauri giuliani che, oltre ad aggiudicarsi il Trofeo del Turismo, ricevono anche una medaglia di bronzo dal C.O.N.I. per la scalata in Vespa del monte Pasubio, un’impresa ardua che non trovava precedenti.

Il 6 maggio del 1951, in occasione della Giornata della Vespa, si svolge in dodici città italiane il “Raduno dei ventimila”. A Trieste, nel castello di San Giusto, che diventerà un punto di riferimento per le manifestazioni future, sono 1.200 le vespe presenti.

Tutte le iniziative dei primi anni cinquanta non possono non risentire del clima storico-politico del tempo. Nel maggio del 1952 si svolge a Bassano del Grappa un raduno denominato significativamente “Sul ponte di Bassano” che vede l’incontro di 230 vespisti triestini con il gruppo dei vespisti di Trento, è il momento in cui il presidente del Vespa Club di Trento, Borsetti, accende con la propria fiaccola quella dei triestini portata da Opiglia, come significativo auspicio del definitivo ricongiungimento di Trieste all’Italia.

I primi anni ’50 sono anche gli anni nei quali Trieste vede passare, per ben tre volte, l’Audax vespistico, gara che si svolgeva sulla distanza dei 1.000 chilometri. Nell’agosto del 1952, i triestini partecipano al raduno internazionale di Düsseldorf.

Particolare è l’accoglienza riservata ai triestini ed ai goriziani al Raduno Vespistico di Venezia che si tiene il 23 maggio 1953.

Nel maggio del 1954 riscuote grande successo il “ Trofeo Vespistico Città di Trieste” valido come 1° Brevetto Nazionale di Fuori Strada. IL 24 ottobre dello stesso anno, pochi giorni prima del tanto atteso ritorno di Trieste all’Italia e prima dell’arrivo delle navi della nostra Marina Militare, giungono in città vespisti da ogni regione d’Italia.

Il 1956 e il 1957 sono gli anni in cui si distingue la Squadra Acrobatica di Trieste, una delle prime nate in Italia mentre nel 1958 è il triestino Luigi Cordiglia, a vincere la Trento – Trieste di 460 Km.

Lo stesso anno i triestini partecipano numerosi all’Audax Vespistico delle Dolomiti.

Nel 1962, all’Eurovespa di Madrid, sono presenti per la prima volta anche gli appassionati giuliani. Nel 1963 i triestini sono a Cortina per il loro secondo Eurovespa ed organizzano a Trieste il loro Primo Raduno Internazionale che vede la partecipazione di circa 600 vespisti di tutta Europa.

Verso la metà degli anni sessanta e inizi anni settanta le attività dei vari clubs si riducono drasticamente e va scemando l’entusiasmo verso le iniziative che ruotano attorno alle “creature” della Piaggio. Anche l’Eurovespa conosce in quegli anni momenti di crisi. I triestini prediligono gli itinerari in Austria, Germania, Svizzera e Francia guidati dall’irriducibile presidente Livio Urdini

Poco dopo il rientro dal raduno per i 25 anni del club di Vienna nel1978, Urdini passa il testimone  Cesanelli Attilio. Da questo momento il club giuliano riprende ad essere presente a vari raduni nazionali compreso l’Eurovespa che in questo periodo riprende vigore. Nel “girare”tra i vari raduni Attilio porta con se i figli che vengono contaggiati dal mondo vespistico.

Arriviamo così al 1989 anno in cui viene fondata da Lorenzo Fragiacomo e Mario Cesanelli, figlio di Attilio, la sezione  “Gatti randagi” che si fa presto notare, in tutta l’Europa, per il campionario di simpatico istrionismo, organizzando raduni che non hanno solo il fine di divertire ma anche di usare la Vespa non solo come mezzo ma anche come oggetto di comunicazione.

Negli anni ‘90, sempre sul colle di San Giusto, si sono tenuti due raduni internazionali in occasione del secondo è stato allestito, nella suggestiva cornice del Castello, un Torneo Medioevale con tanto d’elmi, corazze e sfida al saraceno, dove i vespisti, numerosi ed entusiasti, dovevano cavalcare le selle dei PX, trasformati in destrieri dagli organizzatori.

La storia recente del “Vespa Club Trieste e Gatti Randagi”, questa la nostra denominazione completa, è piena di viaggi anche in luoghi lontani, fatti rigorosamente con la mitica Vespa, di presenze assidue a raduni che spesso sono molto impegnativi, non ultimi quelli invernali in Germania.

Questo ha portato i soci del club ad avere contatti con amanti del prodotto “Vespa” in tutta Europa, divenendo così ambasciatori di quell’Italian Style che piace sempre tanto.

I contatti con i gruppi di vespisti sia Italiani che esteri ci hanno portato inoltre a conoscere luoghi nuovi ed a far conoscere la nostra città che sempre più frequentemente viene visitata basti pensare al nutrito numero di partecipanti che il nostro raduno annuale richiama. Abbiamo avuto anche l’idea di creare gemellaggi con altri Vespa Club, idea che è stata accolta con entusiasmo dai vespisti Austriaci, Tedeschi, Sloveni e Croati e sulla quale stiamo alacremente lavorando.

Quest’anno, in occasione dei 60 anni dalla nascita del nostro sodalizio, abbiamo organizzato, come da tradizione, un raduno internazionale che cercheremo di rendere “speciale” vista la circostanza. La manifestazione è stata patrocinata e segnalata come “da non perdere” dal Vespa Club Italia e questo fa presagire un ulteriore consistente incremento al già alto numero di presenze registrate negli ultimi anni.

L’occasione del sessantesimo anniversario dalla fondazione del Vespa Club Trieste è un fatto di grosso prestigio e lustro per la città di Trieste;  da qui, gli appassionati dello storico scooter sono partiti percorrendo le strade di tutta l’Europa, spesso portando messaggi di solidarietà o contribuendo attivamente ad iniziative umanitarie.  E’ impossibile non essere orgogliosi di questa realtà cittadina!

Il presidente

Alessandro Leban

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